Pubblicato in Il movimento il 21 gennaio 2010 49 commenti
In un mondo che, prigioniero
della frenesia del correre, ha perso il senso del suo stesso essere e si sta
smarrendo nella ricerca di un nuovo modello di sviluppo,tallonato da una crisi economica mondiale
feroce e da un crollo verticale di valori, e a 100 anni dal culto della
velocità lanciato dal MOVIMENTO FUTURISTA, questo manifesto ha
l’ambizione di voler diventare il punto di partenza e il catalizzatore di
gruppi, associazioni, enti pubblici e privati, singole persone, uomini politici
di ogni tendenza che, riconoscendosi nel nascente movimento “ CAMMINARE PER
CONOSCERE ” vogliono impegnarsi per ribaltare quei principi ispiratori di un
ventesimo secolo troppo nevrotico, puntando alla civiltà del CAMMINARE del XXI
secolo.
Siamo fermamente convinti che oggi l’escursionismo a piedi, inteso
non come attività sportiva, come gesto atletico, ma come filosofia di vita, può contribuire in modo determinante, con l’enorme
ventaglio di valori positivi e le incredibili potenzialità di crescita
economica, oggi quasi totalmente inespresse, a un nuovo modello di sviluppo,
più equo, più giusto, più solidale, più condiviso, svolgendo un ruolo
fondamentale nella scelta di nuove linee di indirizzo, non solo in campo
economico ma anche incidendo profondamente nel tessuto sociale.
Il movimento “ CAMMINARE PER
CONOSCERE ” nasce con la precisa ambizione di voler mettere in rete tutte
quelle realtà che possono diventare motore, stimolo, incentivo per far si che
il “camminare” diventi la parola chiave intorno alla quale creare sviluppo,
lavoro, socializzazione, benessere, in sintesi, un nuovo modello di società,
che può portare i suoi benefici effetti anche verso un miglioramento
della qualità del vivere urbano.
La tanto declamata green economy può e deve trovare anche
nell’escursionismo, come forma prioritaria di turismo ambientale e come
mobilità sostenibile quotidiana, un segmento di attività di valore strategico.
La crisi economica e sociale, insieme a quella
ambientale possono contribuire ad indirizzare le politiche nazionali e locali
verso la sostenibilità. Ad oggi la politica non sta
cogliendo questa opportunità, mentre alcuni dati sugli stili di vita virtuosi
di molti cittadini andrebbero analizzati con più attenzione, per cominciare a
dare delle risposte a livello normativo e di gestione dei piani di sviluppo
economico.
Il Movimento -CAMMINARE PER CONOSCERE – nasce con l’obiettivo e la
pretesa, di mettere in rete tutte quelle realtà che, come noi, credono che
promuovere il camminare, come progetto vincente per tracciare un nuovo sentiero
che abbia come punto di arrivo, un più armonico sviluppo
economico e una maggiore qualità della vita di ogni singolo individuo,
significhi lavorare per una profonda e positiva trasformazione della società,
dove tensioni, scontri e ingiustizie possano diventare solo un triste ricordo
del passato. Considerare il camminare, nella sua accezione più ampia (dal
trekking, praticato come turismo all’aria aperta, ai percorsi pedonali
cittadini, intesi come elementi integrati e assi portanti di un nuovo, più
razionale e sostenibile concetto di mobilità urbana) quale occasione e opportunità
di crescita socio-economica, vuol dire fare una
precisa scelta, come uomini responsabili e coscienti, nei confronti delle
future generazioni.
Nelle nostre metropoli sono in aumento le persone che vorrebbero
muoversi con i mezzi pubblici e a piedi ma, molto
spesso, non trovano città organizzate per favorire quella che è l’unica e
vera mobilità sostenibile.
essere un forte movimento di pressione
trasversale che, superando una cronica frammentazione, si impegni
affinché il camminare (declinato anche come trekking o escursionismo) venga
sempre più posto al centro delle decisioni sia a livello governativo che degli
organismi regionali. Nel nostro Paese, infatti, l’universo di realtà
associative e professionali che ruota attorno alla cultura del camminare si è sviluppato ed è cresciuto qualitativamente e
quantitativamente, senza peraltro mai arrivare ad avere una vera, incisiva
forza di “contrattazione” sociale, proprio per la sua l’incapacità di fare
massa critica, dando vita ad una concreta e duratura azione di lobby positiva.
·
lanciare
campagne regionali e nazionali che possano far crescere la
consapevolezza delle istituzioni sulla necessità di dare all’escursionismo o al
trekking, come dir si voglia, un ruolo strategico nella promozione
turistica dei territori a forte vocazione naturalistica, paesaggistica,
storica, ambientale, per rimettere in moto economie che possono
rivitalizzare e dare sviluppo a intere comunità e a territori altrimenti
destinati all’abbandono.
·
proporre
riforme legislative nazionali e regionali che diano spazi ben distinti al
volontariato e alle professioni legate al turismo ambientale in modo da
sviluppare una forte sinergia tra i due ambiti oggi spesso in conflitto.
·
impegnarsi
in un azione di “pressing sociale” nei confronti del governo e di tutti gli
enti istituzionali perché nei programmi di pianificazione economica vengano
destinate maggiori risorse per lo sviluppo della mobilità
sostenibile basata sul camminare.
·
proporre
a tutte le medie e grandi città italiane la realizzazione di percorsi
pedonali, alternativi alla mobilità automobilistica, ed integrati con la
mobilità pubblica, puntando allo sviluppo e alla realizzazione di nuovi
progetti di mobilità cittadina, ispirati ai principi della sostenibilità
ambientale, della valorizzazione del territorio e del benessere psicofisico del
cittadino, in adesione alla campagna “ Città del Trekking ” lanciata, sin dal
1996, dalla rivista Trekking&Outdoor, quale
concreto progetto di mobilità sostenibile.
·
fare rete
tra tutte le realtà, grandi e piccole, singole o associative che già promuovono
un turismo di qualità centrato sull’escursionismo come forma di conoscenza,
godibilità e valorizzazione del territorio.
·
dare
supporto e visibilità a tutte quelle esperienze che si stanno avvicinando alla
promozione dell’escursionismo.
·
difendere
il territorio italiano nel suo alto valore paesaggistico facendosi portavoce di
tutti gli escursionisti che ogni giorno osservano piccoli o grandi danni
ambientali rilanciando la campagna ”PAESAGGI DA SALVARE”
·
Lanciare
campagne regionali e nazionali sui benefici psico-fisici del camminare in
collaborazione con le strutture sanitarie, anche sulla scia del movimento della
montagna-terapia che si sta sviluppando negli ultimi anni.
Firmiamo questo manifesto, come primi firmatari
, con la certezza che in breve tempo la lista di chi sottoscriverà il
manifesto insieme a noi, crescerà, oltre ogni misura, da parte di una
moltitudine di uomini, donne, ragazzi, enti e associazioni convinti, come
lo siamo noi, che questo possa essere l’inizio di un percorso vincente e
di grande respiro, per un movimento che nasce e che noi, in prima persona,
ci onoreremo di seguire come coordinatori nazionali, per incidere
profondamente nelle future linee di sviluppo della nostra società.
Italo Clementi, Editore della rivista Trekking & Outdoor
Paolo Piacentini, Presidente Parco dei Monti Lucretili